Come eliminare il calcare dall’acqua?
Il calcare è uno dei nemici più temuti all’interno delle mura domestiche, capace di generare diversi problemi.
I depositi di calcare possono facilmente intaccare lavelli, rubinetti, sanitari, lavatrici, lavastoviglie, bicchieri e pentole in vetro, caldaie, ferri da stiro, bollitori elettrici macchine del caffè e così via, compromettendo sia l’estetica delle superfici (tramite la formazione di macchie ed incrostazioni) che la funzionalità degli elettrodomestici (danneggiandoli irrimediabilmente, quindi consumeranno di più e dureranno di meno).
I metodi tradizionali per la rimozione del calcare prevedono l’utilizzo di prodotti specifici, come i classici anticalcare, disponibili nei supermercati o nei negozi di casalinghi (ne esistono tantissimi tipi, dai più economici ai più costosi), oppure l’impiego di rimedi naturali, che possono contemplare l’uso singolo o combinato di una serie di ingredienti facilmente reperibili in qualsiasi abitazione, quali aceto, bicarbonato, limone, sale e cetriolo.
In questo articolo ci occuperemo invece dell’azione preventiva che è possibile operare nei confronti del calcare, come per esempio l’utilizzo di un addolcitore d’acqua, come quelli venduti dall’azienda H2O, che può ridurre i minerali che creano durezza dell’acqua.
La formazione del calcare
I tipici depositi di calcare che si formano sulle superfici ed all’interno degli elettrodomestici sono il risultato di una concentrazione molto elevata di sali di calcio e di magnesio all’interno dell’acqua domestica.
La caratteristica che determina questa concertazione di sali (che può essere più o meno elevata) viene chiamata durezza.
Il Ministero della Salute, nel definire i parametri per le acque potabile, definisce la durezza dell’acqua in questo modo:
“Con il termine durezza viene tradizionalmente indicata la misura della capacità di un’acqua di reagire con il sapone; un’acqua con un elevato grado di durezza richiede una maggiore quantità di sapone per produrre schiuma. La durezza di un’acqua è principalmente ricondotta al contenuto di sali di calcio e magnesio, presenti in forma di carbonati, bicarbonati, solfati, cloruri e nitrati, e dipende dall’origine superficiale o profonda delle acque e dalla geologia dell’area di captazione.
Nelle acque naturali, in particolare in quelle sotterranee, sono generalmente riscontrabili concentrazioni di calcio superiori a 100 mg/L ; il magnesio invece è presente in concentrazioni minori (generalmente fino ad un massimo di 50 mg/L).
Il parametro durezza non è presente nella Dir. 98/83 CE; il suo recepimento nazionale D. Lgs 31/2001, invece, riporta un valore di parametro consigliato nell’intervallo tra 15-50 °F (gradi francesi, dove un grado rappresenta 10 mg di carbonato di calcio (CaCO3) per litro di acqua); il limite inferiore vale per le acque sottoposte a trattamento di addolcimento o di dissalazione.”
Nel prossimo paragrafo vedremo in che modo sia possibile contrastare la formazione di calcare nelle nostre abitazioni.
La riduzione del calcare
Vista la definizione di durezza dell’acqua, ne consegue che ad un elevata concentrazione di calcio e magnesio seguirà una maggiore durezza dell’acqua.
Dunque, per prevenire la formazione dei depositi di calcare bisognerà ridurre la durezza dell’acqua, andando a restringere la presenza di calcio e magnesio al suo interno.
Come perseguire questo obiettivo? Utilizzando dei sistemi per il trattamento delle acque domestiche, i cosiddetti addolcitori.
Gli addolcitori sono strumenti studiati per la riduzione del calcare, e la loro azione è mirata alla diminuzione della durezza dell’acqua.
L’addolcitore trattiene gli ioni di calcio ed il magnesio, e restituisce un’acqua meno calcarea e meno dura.
Il Decreto 21 dicembre 1990, n.443 (Regolamento recante disposizioni tecniche concernerti apparecchiature per il trattamento domestico di acque potabili) definisce così gli addolcitori (articolo 2, Terminologia):
“Gli addolcitori a scambio ionico sono quelle apparecchiature atte a sostituire gli ioni costituenti la durezza dell’acqua con ioni di sodio, allo scopo di diminuire o eliminare la formazione di depositi calcarei consentendo un risparmio energetico e una riduzione nell’impiego di detersivi”
L’articolo 4 (Condizioni di carattere speciale) del suddetto decreto approfondisce la questione: “Addolcitori a scambio ionico. Per detti addolcitori debbono venire osservate le ulteriori seguenti condizioni:
a) le apparecchiature devono essere dotate di un dispositivo per la rigenerazione automatica, che deve venire effettuata almeno ogni quattro giorni;
b) le apparecchiature devono essere dotate di un sistema automatico di autodisinfezione durante la rigenerazione; in difetto, le apparecchiature devono essere dotate di un idoneo sistema di post-disinfezione continua;
c) qualora per i sistemi di autodisinfezione o di post-disinfezione siano previste modalità’ diverse dall’impiego del cloro o di suoi composti (nonché’ dell’impiego di lampade a raggi U.V., limitatamente alla post-disinfezione), dette modalità’ dovranno essere approvate dal Ministero della sanità’ sulla base della rispondenza al protocollo sperimentale di cui all’allegato I;
d) le apparecchiature devono essere dotate di un sistema di miscelazione dell’acqua originaria con quella trattata al fine di mantenere la durezza ai punti d’uso nell’ambito di quanto previsto dal decreto del Presidente della Repubblica n. 236/1988, ed il contenuto in sodio ioni non eccedente complessivamente il limite di 150 mg/1 come Na;
e) le resine e gli altri scambiatori di ioni devono rispondere alle prescrizioni previste per i tipi utilizzati nel campo alimentare”.
Grazie all’impiego di un addolcitore come quelli venduti dall’azienda H2O Italia sarà possibile preservare superfici, stoviglie ed elettrodomestici dai depositi calcarei, evitando in questo modo incrostazioni, macchie e malfunzionamenti.
Inoltre, l’azione preventiva nei confronti del calcare eviterà inutili sprechi di tempo e di denaro: eliminando il problema alla radice, non bisognerà pulire i depositi di calcare e non si dovranno acquistare i prodotti anticalcare, inoltre diminuirà l’utilizzo di detersivi e detergenti.
Gli addolcitori H2O Italia sono formati da una struttura solida e da materiali di qualità che garantiscono affidabilità e funzionalità nel tempo, permettendo al cliente di risparmiare in termini di tempo e costi. Come tutti gli apparecchi per il trattamento delle acque potabili, anche gli addolcitori necessitano di regolare manutenzione, in questo caso l’azienda svolge un importante servizio in cui supporta il cliente in una corretta conduzione e manutenzione degli impianti, ricordando anche a cadenza fissa le operazioni da mettere in atto per la conservazione e il loro funzionamento ottimale.