Quali sono le detrazioni previste dal bonus caldaie 2021
Cambiare la caldaia nel 2021 è un’operazione semplice ed economicamente vantaggiosa. Con le agevolazioni fiscali previste dalla Legge di Bilancio del 2019, estese anche al 2021 ed al 2022, e grazie anche al Decreto Rilancio (articolo 21 del decreto-legge n. 34 del 2020) sarà possibile acquistare una nuova caldaia e recuperare tra il 50%, il 65% ed il 110% delle spese.
L’ottimizzazione energetica è l’obiettivo delle agevolazioni fiscali poste in atto, ed il denaro potrà essere recuperato in fase di dichiarazione dei redditi sotto forma di detrazioni fiscali (l’importo potrà essere recuperato in 10 rate annuali di pari entità), come sconto in fattura oppure tramite la cessione del credito.
Le linee guida sono dettate dall’Agenzia delle Entrate, e l’ammontare delle agevolazioni è legato ad alcuni fattori che andremo ad osservare nell’articolo.
Bonus caldaia 65%
L’ecobonus per il risparmio energetico prevede una detrazione Irpef pari al 65% della spesa complessiva (a fronte di una spesa massima di 30 mila euro), ma per accedervi bisognerà installare non solo una caldaia a condensazione di classe A, ma anche dei sistemi di termoregolazioni evoluti, oppure delle valvole termostatiche. L’obiettivo è infatti ottimizzare il risparmio energetico installando dei sistemi per la termoregolazione, in grado di abbattere gli sprechi legati al riscaldamento degli ambienti.
Questi sistemi servono per la gestione della temperatura e sono fondamentali per un uso corretto della caldaia e devono appartenere alla classe V (termostato che varia la temperatura dell’acqua in relazione a quella dell’ambiente), classe VI (centralina di termoregolazione e sensore ambientale che modifica la temperatura dell’acqua a seconda della temperatura esterna ed interna), o classe VIII (diversi sensori controllano la temperatura ambientale).
Le detrazioni fiscali non sono previste in caso di passaggio da impianto centralizzato ad autonomo o individuale.
Se in uno stabile alcuni appartamenti hanno il riscaldamento ed altri no, la detrazione non può essere riconosciuta sull’intera spesa sostenuta per l’installazione di un nuovo impianto centralizzato di climatizzazione invernale, riferibile anche al riscaldamento delle unità prive di un preesistente impianto termico, ma deve essere limitata alla parte di spesa imputabile alle unità nelle quali tale impianto era presente.
L’intervento oggetto del 65% deve sostiture gli impianti preesistenti.
Bonus caldaia 50%
Nel caso in cui non venga installato alcun sistema di termoregolazione, limitandosi quindi al solo impiego di una caldaia a condensazione di classe A, il bonus previsto non sarà più del 65% ma del 50%.
In assenza di un sistema di termoregolazione non ci sarà infatti risparmio energetico, ma si potrà comunque usufruire di una detrazione del 50% sulla spesa complessiva.
La detrazione al 50% rientra infatti nel cosiddetto bonus ristrutturazioni, spettante a chi effettua lavori di recupero del patrimonio edilizio e che per questo applica uno sconto sull’Irpef per le spese legate ad una nuova caldaia, considerata come parte integrante della manutenzione della casa.
Con il bonus ristrutturazioni, il massimale di spesa è superiore, ed ammonta a 96 mila euro.
Superbonus 110%
Il Superbonus 110% “è un’agevolazione prevista dal Decreto Rilancio che eleva al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 30 giugno 2022, per specifici interventi in ambito di efficienza energetica, di interventi antisismici, di installazione di impianti fotovoltaici o delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici.” (dal sito dell’Agenzia delle Entrate).
Lavorazioni quali isolamento termico sugli involucri, sostituzione di impianti di climatizzazione invernale sulle parti comuni, interventi antisismici fanno parte dei cosiddetti interventi trainanti, i quali danno istantaneamente accesso alla detrazione fiscale del 110%: si tratta di lavori imprescindibili per accedere al bonus.
Esistono poi gli interventi trainati, ossia lavorazioni che potranno rientrare nel bonus 110% solo se realizzati contestualmente a quelli trainanti: interventi di efficientamento energetico, installazione di pannelli fotovoltaici, infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici.
La sostituzione della caldaia rientra tra gli interventi trainati previsti dal Superbonus 110%, e per accedervi bisognerà ovviamente realizzare gli interventi trainati che daranno diritto al bonus.
Tutti gli interventi citati devono prevedere un miglioramento di almeno due classi energetiche, e questo vale anche per la sostituzione della caldaia.
Cessione del credito e sconto in fattura
Nel decreto rilancio 19 maggio 2020, n. 34, che riguarda alcune “misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”, è contenuto l’articolo 121, il quale permette due soluzioni alternative alla detrazione fiscale:
- la cessione del credito: il credito di imposta al posto della detrazione spettante può essere ceduto a banche, istituti di credito e fornitori;
- lo sconto in fattura: permette di vedersi abbattuto il costo dei lavori direttamente dall’impresa esecutrice dell’intervento fino a un importo non superiore al costo stesso dei lavori ovvero sino all’importo massimo corrispondente alla percentuale del bonus fiscale di riferimento 50-65%.